8 Agosto 2011
suinicoltori a Brescia per rafforzare la Cun

Convocati dalla Coldiretti, si sono riuniti lunedì 8 agosto a Brescia i suinicoltori della Lombardia, del Veneto, del Piemonte e dell’Emilia, con l’obiettivo di verificare e condividere le proposte di modifica del regolamento della CUN, la Commissione Unica Nazionale per la quotazione dei suini da macello.
Alla base delle modifiche proposte vi è l’intento di rendere la CUN uno strumento sempre più efficace, tale da garantire una certezza di prezzo agli allevatori. 
L’incontro di ieri a Brescia giunge a seguito di un periodo in cui gli allevatori di Coldiretti, con grande determinazione, hanno monitorato e “presidiato” i mercati dove si fissa il prezzo dei suini, per sostenere i rappresentanti della parte agricola in prima linea nelle quotazioni e, al tempo stesso, ribadire l’importanza di poter contare su un prezzo di riferimento settimanale.
Il comparto, la cui condizione di crisi è ben nota, si è trovato infatti a dover fronteggiare recentemente anche alcune ‘defezioni’ dei macellatori alla contrattazione presso la CUN. L’assenza della controparte ha naturalmente condotto ad un “non quotato” dei suini pesanti.
Il “non quotato”, come è facile comprendere, si traduce nell’ulteriore indebolimento del  potere contrattuale delle aziende agricole: in assenza di un bollettino di riferimento, interviene la trattativa tra azienda agricola e macello, con le aziende prese singolarmente e dunque ancora più in difficoltà.
Da qui le proposte di modifica del regolamento, il cui cuore è la seguente integrazione all’articolo 7 del Regolamento (“Funzionamento della Cun Nazionale”): “Nel caso i commissari di una delle parti (allevatori o macellatori) non si presentino alla riunione o nel caso in cui sia presente un solo commissario di parte, il Segretario della Commissione affiderà d’ufficio alla controparte presente la formulazione della tendenza di mercato dei prezzi”. Altre integrazioni significative riguardano il “superamento della frequenza di non quotati” (che comunque non potranno superare i 6 annuali, 1 a bimestre, come già fissato nel vecchio regolamento).
Obiettivo delle proposte di modifica condivise nell’incontro di ieri a Brescia – cui erano presenti allevatori e funzionari di Coldiretti Cremona –  è dunque offrire tutti gli strumenti tecnici atti a garantire il raggiungimento di una quotazione, con trasparenza ed equità, così da dare agli allevatori un punto fermo, una certezza sul prezzo.

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