12 Novembre 2017
Ringraziamento, grandissima festa

Oggi la città di Cremona si è vestita a festa, indossando il colore giallo della Coldiretti, per vivere la 67esima Giornata provinciale del Ringraziamento, con il tema “Le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato” (Dt 26,10).
In una cornice di bandiere gialle, i trattori di oggi e di ieri hanno pacificamente invaso piazza del Comune, pronti a salutare la celebrazione della santa Messa, alle ore 11 nella Cattedrale. C’è stato spazio anche per un tuffo nell’agricoltura dell’altro ieri, con la presenza, sotto la Bertazzola, del “Teatro dei ricordi” di Castelverde, che ha rievocato la vita contadina di una volta.

Cuore della giornata è stata la celebrazione eucaristica in Cattedrale, presieduta dal parroco mons. Alberto Franzini e concelebrata dal consigliere ecclesiastico della Coldiretti cremonese, mons. Vincenzo Rini. In apertura, le parole di saluto del presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini, che ha sottolineato il valore dell’agricoltura e l’impegno di porsi al servizio della comunità, dei valori cristiani, dell’attenzione al creato, dell’amore per il territorio che il Signore ci ha affidato.

“Per tutti gli agricoltori, per le nostre famiglie, insieme all’intera comunità, questa giornata è da sempre uno dei momenti più attesi e preziosi. E’ la festa in cui rendiamo grazie al Signore per la terra e i suoi frutti – ha evidenziato Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. La terra ci è stata affidata per essere coltivata, in una pratica che genera lavoro, che produce cibo, benessere e sviluppo, contribuendo nel contempo a dare significato alle esistenze dei tanti che vi sono coinvolti. E non è un caso se il nostro Paese vede una persistente e sempre rinnovata attenzione per la realtà dell’agricoltura, che anche per molti giovani appare come opportunità significativa in cui investire generosamente energie e competenze”.
Numerosissimi agricoltori, insieme alle loro famiglie, hanno preso parte alla Santa Messa, alla presenza delle massime autorità del territorio. Momento particolarmente significativo è stato l’offertorio, con un lungo corteo di bambini, giovani agricoltori e anziani contadini, donne e uomini, che hanno portato all’altare i doni della terra. E’ seguita la benedizione dei mezzi agricoli.
L’agricoltura cremonese ha portato la sua gente, i suoi sapori e colori anche nella vicina piazza Stradivari, con la presenza per l’intera giornata del mercato di Campagna Amica, con la possibilità di acquistare le eccellenze dell’agricoltura lombarda (e con aziende ospiti da altre regioni, fra cui Sicilia, Umbria, Calabria).
Hanno colorato ed arricchito la festa lo spazio “tutti in fattoria” dedicato ai bambini e una singolarissima “polenta pedalata” (con la possibilità per tutti di contribuire a mescolare la polenta nel paiolo, a suon di pedalate). 
Nel pomeriggio, in una piazza Stradivari gremita, ci sono state anche tutta la forza e la vitalità delle note della Fanfara dei Bersaglieri “Maggior Pietro Triboldi”, accanto alla poesia e alla saggezza antica dei canti dialettali proposti dal coro “Voci della nostra terra”, nel concerto “Pane e musica: cibo, storia e canzoni cremonesi”. Due momenti che si sono intrecciati nelle note – e nel canto – dell’inno nazionale.

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