29 Luglio 2010
REGIONE: CHIESTO LO STATO DI CALAMITA’ PER IL MALTEMPO A CREMONA

“Quello compiuto dalla Regione Lombardia è un passo importante, che risponde alla richiesta avanzata a suo tempo da Coldiretti Cremona di riconoscimento della calamità naturale per i danni prodotti dalle piogge abbattutesi sul nostro territorio nel mese di giugno. Ci auguriamo che l’iter possa proseguire con rapidità ed efficacia, traducendosi nell’atteso beneficio per le nostre imprese agricole”. Simone Solfanelli, Direttore di Coldiretti Cremona, commenta con queste parole l’approvazione dal parte della Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Giulio De Capitani, della richiesta al Ministero per le Politiche Agricole di stato di calamità per le piogge persistenti e le piene alluvionali che hanno interessato la provincia di Cremona nei giorni 15 e 16 giugno.
In quei giorni si sono registrate piogge intense che hanno causato danni a infrastrutture irrigue e di bonifica oltre a lesioni alla rete viaria. Secondo le rilevazioni del Pirellone i comuni cremonesi coinvolti dalle piogge di maggio e giugno sono stati: Bonemerse, Ca' D'Andrea, Castelverde, Corte de' Frati, Cremona, Gadesco Pieve Delmona, Malagnino, Olmeneta, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pieve d'Olmi, Pozzaglio, Robecco d'Oglio, San Daniele Po, Sesto Cremonese, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Vescovato, Annicco, Ca’ d’Andrea, Calvatone, Casalbuttano, Casalmaggiore, Casteldidone, Cella Dati, Cingia De Botti, Corte De Cortesi con Cignone, Derovere, Drizzona, Grontardo, Gussola, Isola Dovarese, Malagnino, Martignana di Po, Olmeneta, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pessina Cremonese, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio, Rivarolo del Re, San Martino del Lago, Sesto, Solarolo Rainerio, Tornata, Torre De Picenardi e Voltido. Coldiretti Cremona si era subito attivata, raccogliendo le segnalazioni di danni riportati dalle colture e dalle strutture aziendali, così da offrire ai rappresentanti istituzionali ogni informazione utile all’avvio della procedura atta a veder riconosciuto lo stato di calamità naturale, e con essa i relativi risarcimenti.
Regione Lombardia è intervenuta tempestivamente per delimitare territorialmente le aree interessate dagli eventi e documentare i danni subiti dalle realtà agricole. “Si è trattato – spiega in una nota l'assessore De Capitani – di due giorni di forti piogge con ben 220 millimetri di precipitazioni in meno di sei ore. La situazione è stata monitorata dalle nostre realtà territoriali, che hanno documentato danni per 7 milioni di euro a carico delle infrastrutture irrigue e di bonifica al servizio dell'agricoltura a seguito dell'innalzamento dei livelli dei fiumi e dei torrenti nonché di esondazioni".
Ora le richieste di riconoscimento dello stato di calamità approderanno sul tavolo del Ministero. Una volta che il Ministero avrà riconosciuto lo stato di calamità, attraverso la Gazzetta Ufficiale, ci saranno 45 giorni di tempo per presentare, da parte delle realtà interessate, le domande per ottenere i contributi che saranno previsti dai decreti ministeriali. “Ci auguriamo si possa celermente riconoscere la fondatezza della richiesta suffragata dalla Regione – aggiunte il Direttore di Coldiretti Cremona –. I nostri uffici non mancheranno di informare con tempestività gli imprenditori agricoli in merito al prosieguo della situazione, in modo che le aziende possano trovare presto le attese risposte, sanando i gravi danni subiti a causa del maltempo”.

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