19 Luglio 2010
QUOTE LATTE: ALLEVATORI domani in piazza

Tanti cremonesi domani (martedì 20 luglio) a Roma, in piazza Montecitorio, per la mobilitazione avviata da Coldiretti

Ci saranno anche numerosi allevatori cremonesi, domani a Roma, insieme a migliaia di imprenditori agricoli provenienti da tutte le Regioni – guidati dal Presidente della Coldiretti  Sergio Marini – per scendere in piazza davanti a Montecitorio, durante la discussione della manovra alla Camera dei Deputati. Partendo nella notte in pullman, gli agricoltori cremonesi intendono così prendere parte alla mobilitazione della più grande organizzazione agricola italiana ed europea, determinata a chiedere chiarezza in materia di quote latte. L’avvio della mobilitazione è stato deciso dal Consiglio Nazionale della Coldiretti a partire, appunto, da domani, alle ore 10,00 in piazza Montecitorio. “Noi rispettiamo sempre la legge ma la legge rispetti noi” ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, nell’annunciare la mobilitazione. “Se gli accertamenti in corso sono così “importanti” da determinare nella manovra la sospensione delle rate delle multe sulle quote latte – ha aggiunto Marini – allora lo Stato rifaccia per l’ennesima volta i suoi conti, ma visto che venti anni non gli sono ancora bastati, intanto restituisca i soldi a tutti gli allevatori che hanno versato multe non dovute e acquistato quote non necessarie calcolate su dati che lo stesso Stato oggi, con tanto di legge, ritiene non ancora certi”.
Se –  ha ribadito il Presidente della Coldiretti –  sono ancora da rifare i conti, “chi sbaglia paga” deve valere per i produttori ma anche per lo Stato. 
La netta presa di posizione del Presidente Marini è giunta nelle case di tutti gli allevatori del territorio, insieme a una lettera a firma del Delegato confederale Eugenio Torchio e del Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli, che chiamava gli agricoltori a prendere parte a questo importante momento posto nel segno della trasparenza. “Coldiretti rappresenta la grandissima maggioranza degli allevatori, che a costo di onerosi investimenti e sacrifici, affrontati in una stagione non facile per il settore primario, ha acquistato le quote producendo latte nella legalità, e che trova inaccettabile che si sia, di prepotenza, tornati ad aprire la vicenda ‘quote latte’, anziché occuparsi delle vere, gravi questioni dalle quali dipendono il futuro del settore e la sopravvivenza di tante imprese agricole, a partire dalla battaglia sul prezzo del latte alla stalla e dalla necessità di ottenere l’obbligo di origine in etichetta per tutti i prodotti alimentari” evidenzia il Direttore Solfanelli.

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