18 Settembre 2025
Carne suina, presentato il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia

Lo scorso 3 settembre a Cremona è stato presentato agli operatori e alle associazioni il "Sistema di qualità nazionale zootecnia" specifico per il comparto suinicolo. La presentazione è avvenuta nella sede territoriale cremonese di Regione Lombardia dove è intervenuto il direttore generale dell’assessorato Agricoltura di Regione Lombardia, Andrea Massari, che ha tenuto a sottolineare che la richiesta di un progetto di questo genere è arrivata da un gruppo di allevatori a Regione, che l’ha fatta propria e ci sta lavorando da un anno. Periodo nel quale si sono tenuti molteplici incontri con le organizzazioni professionali agricole e le associazioni degli allevatori.

Il lavoro è stato intenso e oneroso in termini di ore  investite ma alla fine si è arrivati alla stesura di un disciplinare di produzione che si ritiene possa valorizzare la produzione suinicola nazionale. Sono state interessate al progetto anche Emilia Romagna e Veneto.

Con l’introduzione del Sistema Qualità Nazionale Zootecnia sarà possibile etichettare con la dicitura “Carne suina da allevamento sostenibile” tutti quei tagli di suino che oggi non sono protetti e valorizzati da una DOP.

Rispetto alle prime versioni, il disciplinare di produzione nella sua forma definitiva risulta alleggerito e semplificato, ma solo il numero di adesioni che giungeranno da parte degli allevatori potrà decretarne il successo o il fallimento.

Pertanto, nelle prossime settimane la parola passerà agli allevatori ai quali la Regione chiede di esprimere una specifica manifestazione di interesse al progetto e, in base al numero delle aziende potenzialmente interessate, si deciderà se proseguire o meno.

Il disciplinare, al quale si aderirà su base volontaria, si compone di due parti, delle quali la prima prevede prescrizioni obbligatorie che riguardano l’alimentazione degli animali, il benessere, la biosicurezza e la tutela ambientale, mentre la seconda parte ipotizza requisiti sulle stesse tematiche che però, almeno nella fase iniziale, saranno facoltative.

Se il numero di adesioni preventive sarà buono, il lavoro proseguirà con un’istanza di riconoscimento da sottoporre prima al ministero dell'Agricoltura, per poi passare all’esame della Commissione UE che ne decreterà l’approvazione ed il riconoscimento finale.

Venendo ai numeri, per proseguire sarà necessaria l’adesione di circa il 30% del patrimonio suinicolo nazionale, che corrisponde a 2,4 milioni di suini.

A quello del Dg Massari sono poi seguiti due interventi, il primo a cura di Patrizia Riccobene della DG Agricoltura, Servizi Integrati per le imprese agricole e Sistemi di Qualità, che a grandi linee ha presentato l’SQNZ e uno del Prof. Gabriele Canali, professore associato presso la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e direttore di CREFIS, Centro Ricerche Economiche sulle Filiere Sostenibili.

Con il suo intervento, Canali ha fornito qualche elemento economico in più in favore del progetto, sostenendo che “in considerazione delle quotazioni dei suini, oggi è il momento giusto per investire sul futuro del settore”. Sempre secondo il professore, la direzione in cui investire è quella che ci viene indicata dalle richieste dai consumatori: più rispetto per l’ambiente e maggiore benessere animale.

Proprio per questo il disciplinare di SQNZ si basa su due aspetti fondamentali: il rispetto di condizioni ambientali e di benessere animale.

Inoltre, molti dei requisiti previsti dal disciplinare SQNZ, ad esempio quelli già contemplati dalla Direttiva Aria, diventeranno obbligatori in un futuro prossimo non troppo distante nel tempo.

Per approfondimenti e informazioni, è possibile contattare gli uffici Coldiretti sul territorio.

Scarica QUI la presentazione PDF del progetto.

Scarica QUI la scheda con gli elementi che determinano la qualità superiore del prodotto.

Scarica QUI il modulo per la manifestazione di interesse.

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