“Si parte dalle esigenze delle imprese agricole, dal mettere a fuoco una serie di problematiche che sono presenti anche in altre province ma che sono avvertite ancora più forti nell’agricoltura cremonese: penso alla problematica della direttiva nitrati, alla necessità di dare reddito economico alle imprese agricole, alla difesa di un settore strategico eccezionale di questa provincia che è quello zootecnico sia dal punto di vista del lattiero-caseario sia dal punto vista del settore carne, della suinicoltura. La Federazione è vicina a tutta la base associativa e ci faremo carico di tutte le esigenze, di ogni istanza, con l’impegno di lanciare in modo ancora più forte il progetto della filiera agroalimentare italiana. L’obiettivo è dare una prospettiva di crescita e di sviluppo alle nostre imprese e alla nostra agricoltura”.
Con queste parole Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia e componente della giunta esecutiva della Coldiretti nazionale, ha aperto il suo incarico alla guida di Coldiretti Cremona, in qualità di Delegato Confederale. L’ufficialità è giunta giovedì 7 febbraio, presso la sede provinciale di via Verdi, alla presenza del dott. Antonio Biso e del dott. Paolo Giannini, in rappresentanza della Confederazione Nazionale, del Direttore regionale Giovanni Benedetti e del Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli.
Quarant’anni, originario di Leno (Brescia), Prandini è laureato in giurisprudenza, conduce un’azienda zootecnica di bovini da latte e un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. E’ Presidente della Federazione Provinciale della Coldiretti di Brescia dal 2006, mentre dal 19 marzo 2012 è al vertice di Coldiretti Lombardia, che rappresenta oltre 33mila imprese agricole sul territorio regionale. Al suo fianco avrà il Direttore di Coldiretti Lombardia Giovanni Benedetti, designato Vice Delegato Confederale di Coldiretti Cremona.
Prandini riceve il ‘testimone’ da Eugenio Torchio, che ha rivestito il ruolo di Delegato Confederale dal 23 settembre 2009 e che è stato chiamato ad altro incarico, al vertice del Consorzio Agrario di Milano-Lodi.
L’impegno a Cremona del Presidente regionale, che dal 24 gennaio 2013 è componente della Giunta esecutiva nazionale che affianca il Presidente Sergio Marini, testimonia, come evidenziato dallo stesso Prandini, “l’attenzione che la Confederazione nazionale ha posto e porrà nel rilancio della Coldiretti di Cremona, nella volontà di condurre la Federazione nei prossimi mesi alla fine del periodo di commissariamento e all’elezione di una nuova dirigenza. Il mio impegno sarà quello di essere presente in modo più forte sul territorio – ha sottolineato Prandini –. Aggiungo, parlando ai Soci, che l’agricoltura cremonese è molto simile a quella di Brescia, e dunque, a maggior ragione, non ci perderemo in formalismi ma cominceremo subito a lavorare insieme alle sfide che ci attendono sia a livello economico che sindacale. Ribadisco: piena valorizzazione della nostra agricoltura e massimo impegno nel progetto della filiera tutta agricola e tutta italiana, nella convinzione che molte risposte possano arrivare, e stanno arrivando, da un ruolo sempre più importante dell’impresa agricola nella filiera economica agroalimentare. La nostra linea è quella dell’Italia che fa l’Italia, puntando sul territorio, sul buonsenso e sulla responsabilità”.
8 Febbraio 2013
Prandini Delegato Confederale a Cremona