Parte dalle campagne la lotta alle zanzare. Sono 200 le aziende agricole che su 11mila ettari di risaie lombarde hanno deciso di costruire minicanali e preservare zone umide dove dare ospitalità a rane, girini, pesci, uccelli che sono tra i primi nemici dell’insetto che, secondo alcune rilevazioni, nei periodi caldi arriva a pungere quasi il 90% degli italiani. Ma oltre alle trincee nelle risaie, ci sono gli avamposti delle rondini in cascina, le colonie di pipistrelli e le barriere verdi di gerani citronella. “Nelle nostre campagne – spiega Eugenio Torchio, Direttore di Coldiretti Lombardia – esiste una vera e propria task force naturale contro le zanzare: le aziende agricole alla fine diventano la base operativa per la lotta contro questo fastidioso insetto”.
Una cintura di protezione che arriva anche dentro Milano, come per esempio accade in zona Quintosole dove i fratelli Alberto e Vittorio Papetti su circa 70 ettari di risaie, dai quali si vedono il Duomo e la Torre Velsaca, hanno conservato canali e zone umide dove prosperano le rane e diversi tipi di uccelli. Alla Cascina Sant’Alessandro di Soncino, in provincia di Cremona, non solo i pipistrelli ma anche le rondini hanno il prezioso compito di combattere le zanzare “Poiché abbiamo un piccolo allevamento di baco da seta e svolgiamo attività didattica con i bambini – spiega il titolare Renato Piccioni – preferiamo evitare l’utilizzo di insetticidi o sostanze chimiche. Conserviamo i nidi che le rondini costruiscono nelle vecchia stalla in modo che ogni anno queste preziose alleate ritornino nella nostra cascina. Il loro contributo è molto importante perché si nutrono di insetti e quindi eliminano anche le zanzare. La stessa cosa vale per i pipistrelli”.
E le rondini che volano sopra i campi del Lodigiano e del Cremonese da quest’anno verranno anche monitorate dal Parco Adda Sud e dall’Università di Milano per studiarne consistenza della popolazione, movimenti e nidi. “Qui da noi le vediamo volare lungo il Po soprattutto la sera, quando gli insetti vanno un po’ più bassi e le rondini li inseguono per mangiarli” racconta Alessio Tedeschi, tecnico agronomo della cascina Isolone di San Rocco al Porto, in provincia di Lodi dove, secondo le ultime rilevazioni, nidificano oltre 2.700 coppie Ma se non si hanno a disposizione rane, rondini o pipistrelli, ci sono anche le barriere verdi, come spiegano Carlo Donini, titolare con Paolo e Davide Vecchi florovivaisti dell’azienda Molino dei Frati di Trescore Balneario nel Bergamasco: “I gerani citronella (detti anche “mosquito”), oltre ad essere decorativi, emettono un forte profumo di citronella. Mentre hanno un’azione repellente anche le piante di Plectrantus, grazie al loro penetrante aroma di incenso”. Se poi non si hanno a disposizione killer anti zanzara, c’è anche il metodo sperimentato qualche anno fa da Riccardo Groppali, professore alla facoltà di scienze naturali dell’Università di Pavia: una sottile patina di detersivo per piatti biodegradabile al 95%nei tombini delle città.
“Ma il ruolo della natura e della biodiversità - conclude il Direttore di Coldiretti Lombardia - resta secondo noi strategico in questa guerra alle punture estive”
18 Giugno 2010
parte dai campi la guerra alle zanzare