28 Maggio 2014
Pac, accordo raggiunto

 
Coldiretti Cremona: “Positivo esempio di Politica che decide guardando al futuro della vera agricoltura”
 
“Consideriamo l’accordo raggiunto dal ministro per le Politiche agricole e dagli assessori regionali in merito alla Pac un fatto importante e positivo per l’agricoltura lombarda e italiana. Come ha evidenziato il nostro Presidente nazionale Roberto Moncalvo, è importante che la politica abbia saputo decidere in tempi brevi, e che lo abbia fatto nell’interesse dei veri imprenditori agricoli e contro  rendite ormai insostenibili, superando i particolarismi dei vari territori ed effettuando scelte strategiche per il futuro della nostra agricoltura e del nostro agroalimentare. Possiamo dire che gli input di Coldiretti sono stati recepiti”. E’ questo il commento di Paolo Voltini e Tino Arosio, rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Cremona, nel sottolineare il valore dell’intesa raggiunta dal Ministro Maurizio Martina e dalle Regioni sull'attuazione in Italia della Politica agricola comune 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro.
L’accordo assicura un sostegno ai settori portanti della nostra agricoltura – sottolinea Coldiretti – e, con esso, garantisce quelle produzioni su cui si fonda lo straordinario successo del made in Italy all’estero, creando occupazione e sviluppo sul territorio. Al tempo stesso si è finalmente avuto il coraggio di colpire le rendite di una casta di intoccabili che rappresenta lo 0,2% della platea dei beneficiari ma che in questi anni ha assorbito il 15% del sostegno all'agricoltura.

 Tratto da www.ilpuntocoldiretti.it, il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare:

Raggiunto l'accordo sull'attuazione della nuova Pac in Italia

Accordo raggiunto sull’attuazione della Politica agricola comune 2014-2020 per l’Italia. Il Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e gli assessori regionali all’Agricoltura hanno definito l’intesa sul testo base del Ministero, assumendo le modifiche unitarie proposte dalle Regioni, che hanno portato alla definizione dell’intesa complessiva sul nuovo sistema di pagamenti diretti.
“Le scelte – sottolinea una nota del Mipaaf - sono state fatte, nonostante la riduzione delle risorse rispetto alla precedente programmazione 2007-2013, privilegiando un criterio di equità, rispettando l’equilibrio territoriale, sintetizzando le numerose istanze provenienti dai diversi settori e rafforzando gli ambiti strategici dell’agricoltura italiana”.
Vediamo quali sono le principali decisioni assunte, a partire dalla ripartizione degli aiuti accoppiati, per i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro, lasciando il 4% delle risorse al pagamento di base. I settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi (riso, barbabietola e pomodoro da industria), olivicoltura.
Per incentivare il lavoro giovanile, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro.
Definiti i soggetti beneficiari della Pac, con allargamento della “black list” ed esclusione dai contributi delle banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari, come richiesto dalla Coldiretti. Si è deciso poi di applicare una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. In tale ambito è stato valorizzato al massimo il lavoro in quanto dal taglio saranno esclusi i costi relativi alla manodopera, salari stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola;
Definita anche la figura dell’agricoltore attivo, la convergenza, dove si è scelto di considerare l’Italia come Regione unica e le misure di sostegno per le aree svantaggiate e di montagna, per le quali è stata individuata una diversificazione delle condizioni per essere considerati agricoltori attivi e un premio differenziato per il latte di montagna.
Si è deciso, inoltre, di intervenire in maniera integrata con altri strumenti quali i programmi di sviluppo rurale e l’Ocm ortofrutta attivando una misura a favore del pomodoro da industria e una misura in favore della meccanizzazione nelle aree rurali. È stato anche stabilito che nel 2016 verranno effettuate verifiche sull’operatività e sull’attuazione delle nuove misure, alla luce anche delle scelte che verranno compiute dagli altri partner europei. (www.ilpuntocoldiretti.it)

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