26 Febbraio 2010
No agli Ogm, convegno a Cremona

“Il dibattito legato all’introduzione di Organismi Geneticamente Modificati in agricoltura è tornato di grandissima attualità. Dopo la decisione del Consiglio di Stato del 19 gennaio scorso – con la quale si è richiesto al Ministero delle Politiche Agricole di concludere il procedimento di istruzione e autorizzazione alla coltivazione di mais MON 810 geneticamente modificato – hanno ripreso a cantare le sirene di quanti vedono negli Ogm una delle soluzioni alle indubbie difficoltà che la nostra agricoltura sta vivendo. Com’è noto, da sempre Coldiretti ribadisce il suo no all’introduzione del biotech nei nostri campi e, di conseguenza, sulle tavole degli Italiani. La nostra è prima di tutto una scelta dettata da ragioni economiche. Partendo dalla consapevolezza che il Made in Italy agro-alimentare abbia la sua forza – il suo valore aggiunto – nella tipicità, nell’unicità, nello stretto legame con il territorio, non si può accettare un  modello produttivo che, al contrario, porta all’omologazione del prodotto, alla standardizzazione e delocalizzazione delle produzioni, dunque alla inevitabile cancellazione della tipicità e della biodiversità. Convinti che Cremona possa giocare un ruolo da protagonista nella lotta per la tutela della nostra agricoltura, Coldiretti Cremona – in collaborazione con importanti realtà culturali, economiche, dell’associazionismo e della comunicazione – si appresta a dar vita al convegno su questo vitale tema, dal quale dipende il futuro dell’agro-alimentare Made in Italy”. Prende avvio con queste considerazioni l’invito, a firma del Delegato Confederale Eugenio Torchio e del Direttore Zampini, che anche attraverso questa pagina viene rivolto agli imprenditori agricoli, agli amministratori del territorio, ai rappresentanti dell’economia, chiamati a prendere parte alla tavola rotonda dal titolo “Economia agroalimentare sostenibile e di qualità. Contro gli OGM per difendere il reddito in agricoltura”, organizzata per venerdì 5 marzo, alle ore 9.30, presso la sala Maffei della Camera di Commercio. Sarà un’occasione per aprire un confronto – promosso in collaborazione con il Circolo AmbienteScienze – fra studiosi, consumatori, rappresentanti del mondo economico, su un argomento sul quale la posizione di Coldiretti è sempre stata netta e forte.
“Autorizzare l’introduzione di Ogm in agricoltura significherebbe ledere il diritto degli agricoltori che intendono mantenere le proprie coltivazioni ogm-free, visto che non è stato definito un piano di coesistenza che tuteli le aziende da eventuali, probabili contaminazioni – è la convinzione di Coldiretti Cremona –. Senza dimenticare l’assoluta contrarietà dei consumatori italiani, i quali ritengono che i prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali.”
Il convegno, introdotto dal Delegato Confederale Eugenio Torchio, accoglierà gli interventi di Claudio Malagoli, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo/Bra (che svilupperà il tema “Coesistenza: problemi, effetti, valutazioni economiche e agronomiche”), e di Giovanni Monastra, Coordinatore del progetto “OGM in Agricoltura” (che tratterà l’aspetto “Patologie tossicologiche e il mito OGM in agricoltura”). E’ previsto il contributo di Gianluca Pinotti, assessore provinciale all’Agricoltura e Ambiente, così come di Adoc, Unione Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum, Circolo AmbienteScienze, Acli.
Le conclusioni sono affidate a Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia e Vice Presidente Nazionale, che parlerà del progetto Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana, naturalmente libera da Ogm.    

     

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