NITRATI, VIA LIBERA AL PIANO SALVA STALLE:
ADESSO TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA
Coldiretti Cremona: “Riconosciute le buone ragioni dell’agricoltura”
14 luglio 2015 - Via libera al “Piano salva stalle” di Coldiretti. Oggi la giunta regionale della Lombardia ha deliberato la rivisitazione delle zone vulnerabili con una nuova mappa per la gestione degli effluenti da allevamento che metterà al sicuro centinaia di aziende agricole, pari a circa il 30% del totale di quelle colpite in Lombardia dalla Direttiva Nitrati. Il documento – spiega la Coldiretti Lombardia – verrà subito inviato ai Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura per aprire le trattative con l’Unione Europea e definire il tutto entro la fine di quest’anno.
“Ciò che avevamo promesso è stato fatto – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – questa nuova mappa segna un punto fermo a favore della zootecnia lombarda e italiana. Adesso si apre la sfida della trattativa con l’Europa per tutelare centinaia di aziende, migliaia di posti di lavoro e grandi tesori del Made in Italy come il Grana, il Parmigiano e il Prosciutto di Parma che vengono esportati in tutto il mondo. Non possiamo certo permetterci di perdere il sistema di stalle che è alla base di questi prodotti. Crediamo che, a fronte delle difficili trattative che hanno coinvolto l’Unione Europea in questi giorni, un accordo sulla modifica della Direttiva Nitrati, vecchia di vent’anni, sia più semplice da raggiungere”.
“Sono state riconosciute le buone ragioni portate avanti dalla Coldiretti che, in solitudine, ha saputo riaprire la partita, ribadendo la necessità di scrivere nuove regole a partire dal fatto, ormai dimostrato, che il problema dell’inquinamento da nitrati riguarda ben più le industrie e gli insediamenti residenziali, mentre stalle e agricoltura hanno solo un peso residuale – evidenzia Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cremona –. Non si poteva permettere il massacro della zootecnia lombarda in nome di una direttiva inaccettabile, superata, e di una delimitazione sbagliata delle aree vulnerabili. Un grazie va a Regione Lombardia, che ha capito e interpretato le esigenze del nostro territorio, cercando soluzioni condivise ed efficaci. Ora sarà fondamentale non allentare il pressing sul Governo, perché in Unione Europea prevalgano correttezza e buon senso, a difesa della nostra zootecnia”.
Piano salva stalle, via libera in arrivo: “Grande lavoro, ora trattativa con la UE”
Voltini: frutto dell’operazione-verità condotta da Coldiretti sul tema nitrati
13 luglio 2015
Al traguardo il Piano salva stalle di Coldiretti. Infatti fra meno di 24 ore, domani, martedì 14 luglio 2015, la giunta regionale della Lombardia, su proposta degli assessorati all’Ambiente di Claudia Terzi e all’agricoltura di Gianni Fava, approverà la rivisitazione delle zone vulnerabili con una nuova mappa per la gestione degli effluenti da allevamento che metterà al sicuro centinaia di aziende agricole, pari a circa il 30% del totale di quelle colpite in Lombardia dalla Direttiva Nitrati.
“Si tratta di un risultato importante sul quale abbiamo lavorato molto anche nell’ultimo anno insieme agli assessori Terzi e Fava e al Presidente Roberto Maroni che hanno dimostrato di capire bene le esigenze del territorio e di saper cercare soluzioni condivise e soprattutto efficaci – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – dopo il passaggio in giunta, il provvedimento verrà inviato al ministero dell’Ambiente e al ministero dell’Agricoltura che, sulla base di questo documento, potranno trattare con l’Unione Europea per una corretta applicazione della Direttiva Nitrati. Il Piano salva stalle che verrà approvato domani dalla giunta è un raggio di luce per molte aziende in Pianura Padana che altrimenti avrebbero rischiato di chiudere o per i costi per l’affitto di nuovi terreni o per il taglio dei capi allevati”.
“Anche perché – conclude Prandini – ormai tutte le ricerche hanno dimostrato che il problema dell’inquinamento da nitrati riguarda solo in misura residuale le attività agricole, mentre la maggiore responsabilità è delle industrie e degli insediamenti residenziali. Basta vedere l’espansione dei centri abitati in Lombardia negli ultimi 20 anni e non parlo solo delle grandi città come Milano o Brescia, ma anche di piccoli comuni con i loro piani di governo del territorio che spesso hanno portato a consumo di suolo agricolo a favore del cemento di capannoni, strade e palazzi”.
“Con tenacia Coldiretti ha preteso la ridefinizione delle zone vulnerabili, essenziale per garantire un futuro alle nostre imprese zootecniche e alle eccellenze agroalimentari Made in Italy che da queste nascono – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Per l’agricoltura cremonese questa è una partita decisiva, nella quale la nostra organizzazione, a differenza di altre, non ha mai gettato la spugna. Il Piano che verrà approvato domani dalla giunta regionale, vitale per le nostre aziende, premia l’operazione-verità che Coldiretti da anni sta conducendo sul tema nitrati”.