2 Settembre 2010
MERCATO CASEARIO: PREZZI IN FIBRILLAZIONE

Non solo grana. Ormai tutto il mercato caseario è in fibrillazione. Anche formaggi come il gorgonzola, il taleggio, il provolone o le mozzarelle di latte vaccino, che sembravano immobili, hanno invece mollato gli ormeggi e “staccato” al rialzo rispetto alle quotazioni di giugno.
“Se gli industriali volevano una conferma di lungo termine del buon andamento del settore adesso ce l’hanno - spiega Nino Andena, Presidente della Coldiretti Lombarda – e non possono più dire che la ripresa riguarda solo il grana, che pure assorbe il 50 per cento del latte lombardo”.
Il gorgonzola, ad esempio, sulla piazza di Milano, è passato dai 3 euro di giugno agli attuali 3,45 euro al chilo, la crescenza è salita da 3,9 a 4,25 euro, il taleggio da 3,9 a 4,25 o ancora il provolone è aumentato da 4,6 a 4,85 al chilo. Anche il burro, che pareva ancorato ai 3,4 euro si è mosso e adesso quota 3,45. E la tendenza positiva ha coinvolto pure un prodotto di largo consumo come le mozzarelle di latte vaccino (in confezioni da 125 grammi) balzate da 4,25 a 4,50 euro al chilo in una settimana.
“Ma il segnale importante arriva non tanto dall’entità di questa crescita, quanto dal fatto che si è sviluppata dopo settimane di sostanziale immobilità rispetto agli aumenti di grana e parmigiano – dice Andena - tutto il mercato sta tirando e non ci sono più scuse economiche per dire che non sono possibili miglioramenti dignitosi al prezzo del latte pagato agli allevatori”.
Parametrato ai valori del grana e del burro, il latte lombardo ha raggiunto un valore che oscilla fra i 41 e i 44 centesimi al litro contro i 34,5 centesimi che invece alcune industrie di trasformazione stanno versando alle stalle come acconto o contro i 37-38 centesimi che invece altre realtà hanno deciso di pagare in base ad accordi con singole aziende agricole.
“La situazione del mercato è  sotto gli occhi di tutti e solo chi è in malafede può continuare a dire che non ci sono le condizioni per venire incontro agli adeguamenti chiesti dagli allevatori – conclude Andena – non c’è praticamente più un solo prodotto trasformato che a fine agosto non abbia migliorato le quotazioni”.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi