La semina del mais in grave ritardo, ormai di due mesi e mezzo (ad oggi si può dire che è stato seminato solo il 30% del mais), con previsioni di una ingente riduzione delle rese. La semina della barbabietola da zucchero neppure cominciata, con la perdita del 100% del raccolto. Perso l’intero primo sfalcio di foraggi, quello che garantisce il 50% del prodotto, fondamentale in una provincia che ha un patrimonio zootecnico di 288.519 bovini, cui si aggiungono 941.079 suini (dati dicembre 2012), ed ha bisogno di massicce quantità per l’alimentazione del bestiame.
Si aggiunga la previsione di ingenti cali produttivi per il pomodoro da industria: date le condizioni dei terreni, zuppi d’acqua, gli agricoltori non sono riusciti ad entrare nei campi per mettere a dimora le piantine. Si teme che più della metà del raccolto andrà perduto.
Produzione ridimensionata anche per l’ortofrutta, con una previsione che va da –30% a –35% per meloni e angurie. Fortemente compromessa la produzione dei cereali a semina autunno-vernina (frumento, orzo, triticale) ed oltre un mese di ritardo anche per la semina della soia (con difficoltà nel reperimento del seme, dacché chi in aprile ha rinunciato a seminare barbabietola o mais si è poi rivolto a questa coltura). E’ un bollettino di guerra, che segna gravi perdite, quello che emerge in provincia di Cremona dal monitoraggio messo in atto dalla Coldiretti, per verificare gli effetti delle continue ondate di maltempo. Azienda per azienda, Coldiretti Cremona sta stilando dei report pressoché quotidiani, nei quali evidenziare la situazione e calcolare le perdite subite da ciascuna impresa.
Presso l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Cremona si sono riuniti i rappresentanti delle organizzazioni agricole, definendo il quadro generale dei danni alle coltivazioni causati dal maltempo. Anche in questa occasione, Coldiretti ha sottolineato la necessità di avviare le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità naturale.
In una missiva inviata all’Assessore Provinciale all’Agricoltura, Coldiretti Cremona ha ribadito come “indispensabile e prioritaria” sia la richiesta da parte della Regione Lombardia al Governo Nazionale dello stato di calamità naturale. A tal fine, Coldiretti Cremona ha proposto la definizione “di un unico modello regionale di rilevazione del danno presso le Imprese agricole (cercando di semplificare al massimo le procedure e sfruttando come base le informazioni contenute nel fascicolo aziendale informatizzato, i cui dati sono certificati e già a disposizione della pubblica amministrazione) così da avere un quadro omogeneo sul territorio della Lombardia e quindi poter fornire al’Assessorato Regionale competente gli strumenti utili all’interlocuzione con i livelli nazionali”.
Coldiretti Cremona, nella stessa missiva, ha indicato altre misure utili alle Imprese, in questa situazione di così grave difficoltà causata dal maltempo. Ha chiesto “attenzione prioritaria al comparto zootecnico, sia bovino che suino, dove il rischio è quello di non avere disponibilità in loco dei foraggi necessari ad affrontare l’intera annata agraria a causa dell’accentuarsi della competizione tra l’attività zootecnica e quella agro-energetica”. “Su questo versante – ha sottolineato Coldiretti Cremona – è necessario che vengano individuati dei giusti criteri di priorità che salvaguardino l’attività agricola, supportati inoltre da processi di controllo amministrativo dell’utilizzo dei foraggi fra le due filiere (quella zootecnica e quella agro-energetica)”. E ancora si è proposta la “sospensione dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali sia degli autonomi che dei lavoratori dipendenti per almeno una annualità, diluendo il recupero su un periodo di almeno 5 anni” e una “moratoria di almeno un anno sul pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti bancari, con restituzione del dovuto a fine del periodo contrattualmente convenuto”.
29.05.2013 - Foto scattata a Crotta d'Adda (Cremona)
28.05.2013 - Foto scattata a Pessina Cremonese (Cremona)
24.05.2013 - Foto scattata a Trigolo (Cremona)