9 Novembre 2010
Giornata del Ringraziamento

“Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente”. E’ questo il tema indicato dalla Conferenza Episcopale Italiana per la sessantesima edizione della Giornata del Ringraziamento, da sempre uno fra gli appuntamenti più sentiti dagli imprenditori agricoli e dalle loro famiglie. La Giornata Nazionale si vivrà domenica 14 novembre a Bologna, con la celebrazione della Santa Messa alle ore 11 nella Basilica di San Petronio.
A livello provinciale, l’appuntamento con la Giornata del Ringraziamento è fissato la domenica successiva – domenica 21 novembre – presso la chiesa parrocchiale di Ombriano (Crema). E’ spettato quest’anno alla Zona di Crema accogliere questo atteso momento di preghiera, festa ed incontro. Cuore della Giornata provinciale del Ringraziamento sarà la Santa Messa, alle ore 11 nella Chiesa Parrocchiale di Ombriano, con la presenza di mons. Oscar Cantoni, Vescovo della Diocesi di Crema. Gli agricoltori e le loro famiglie animeranno la liturgia e, nell’offertorio, condurranno all’altare i doni della terra, per rendere grazie al Signore di quanto ricevuto e per sottolineare il desiderio di condividere i prodotti delle campagne con chi è nella precarietà. Seguirà la benedizione dei trattori e delle macchine agricole, radunati nei pressi della Chiesa parrocchiale, in una cornice di bandiere gialle.
La festa proseguirà con un rinfresco offerto dagli agricoltori, con i genuini sapori made in Crema e made in Cremona.
Tutti i Soci di Coldiretti Cremona, insieme ai rappresentanti delle Istituzioni, del mondo economico e all’intera comunità, sono invitati a prendere parte a questo importante appuntamento.
La Giornata del Ringraziamento rappresenta anche il momento in cui trarre bilanci e programmare il futuro. “Il territorio cremonese vanta un’agricoltura d’eccellenza, in tutti i suoi comparti, dalla zootecnia da carne e da latte alla cerealicoltura, dall’ortofrutta all’avicoltura, senza scordare gli agriturismi, il florovivaismo, le vendite dirette. Parliamo di un’agricoltura moderna, che ha saputo crescere, rinnovarsi, aprirsi alla multifunzionalità e alle nuove sfide. La valorizzazione di questa agricoltura si fonda su un punto fermo: l’equa remunerazione dei prodotti. Questo oggi non avviene: basti dire che, per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti, oltre la metà (il 60 per cento) va alla distribuzione commerciale, il 23 per cento all’industria di trasformazione e solo il 17 per cento all’agricoltore – sottolinea Simone Solfanelli, Direttore di Coldiretti Cremona –. Riconoscere un’equa remunerazione agli agricoltori, senza pesare sulle tasche dei cittadini, è possibile: ciò che si deve fare è porre fine all’inganno che spaccia per Made in Italy alimenti che non nascono nelle nostre campagne e dalle aziende agricole italiane. A difesa del made in Italy Coldiretti ha messo in campo il suo progetto per il Paese. Il primo passo per tutelare sia produttori che cittadini è estendere a tutti gli alimenti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine, per impedire di spacciare come Made in Italy prodotti importati. La nostra Organizzazione sta dando vita ad una filiera tutta agricola e tutta italiana, gestita per una parte sempre più importante, ove possibile in ogni sua fase, direttamente dagli agricoltori”.

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