13 Maggio 2010
COLDIRETTI ALLA “TRE GIORNI” DI PIZZIGHETTONE

La battaglia per la trasparenza, a difesa degli allevamenti italiani e dei consumatori, sarà al centro della partecipazione di Coldiretti Cremona alla “Tre Giorni in Piazza”, attesa rassegna che si terrà nei giorni 21, 22 e 23 maggio a Pizzighettone, all’interno delle antiche mura. Nel cuore di un territorio a forte vocazione lattiero-casearia, la Coldiretti – presso il suo stand, ove sarà presente anche un distributore automatico di latte fresco – punterà in primis proprio sull’azione tesa a vedere finalmente approvato a livello comunitario il decreto che fissa l’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta per il latte a lunga conservazione e per tutti i formaggi.
“In una situazione in cui tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro in vendita sugli scaffali sono ‘spacciati’ come Italiani, ma contengono latte proveniente da mucche straniere, continuiamo con decisione la nostra battaglia – sottolinea Coldiretti Cremona –. Né ci sorprende la decisione della Commissione Europea, che ha recentemente respinto la proposta di decreto ministeriale a firma di Luca Zaia, che disciplina l’etichettatura del latte. Sappiamo che gli interessi in gioco sono grandi, da parte di chi vuol continuare a fare affari guadagnando sull’inganno che spaccia per italiano ciò che italiano non è. Insieme ai cittadini, noi proseguiamo con determinazione sulla strada della trasparenza: del resto, la recente esperienza del via libera comunitario all’etichettatura di origine dell’olio di oliva ci insegna che le giuste battaglie richiedono anni per essere vinte, ma alla fine anche in Europa dovranno prevalere gli interessi dei consumatori e le giuste richieste degli imprenditori agricoli”.
Dalle frontiere italiane sono passati in un anno  - denuncia la Coldiretti - ben 1,3 miliardi di litri di latte sterile, 86 milioni di chili di cagliate e 130 milioni di chili di polvere di latte di cui circa 15 milioni di chili di caseina utilizzati in latticini e formaggi all’insaputa dei consumatori e a danno degli allevatori. Il risultato è che - precisa la Coldiretti - tre cartoni di latte UHT su quattro venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle in vendita è fatta con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta.
Secondo l'indagine Coldiretti-Swg sulle abitudini degli italiani la quasi totalità dei cittadini (97 per cento) considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti. Colmare questo ritardo - sottolinea la Coldiretti - è una grande responsabilità nell’interesse degli imprenditori agricoli ma soprattutto dei consumatori e della trasparenza e competitività dell'intero sistema Paese. Al furto di identità dell’agricoltura italiana la Coldiretti ha risposto con il progetto per la realizzazione di una filiera agricola tutta italiana per arrivare ad offrire, attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo.
La ‘Tre giorni’ di Pizzighettone offrirà un’ulteriore occasione per condividere con i cittadini le finalità e il significato del progetto per il Paese, attraverso materiale informativo e attraverso l’incontro con alcune imprese agricole presenti allo stand, con i loro prodotti tipici, genuini, rigorosamente a km zero.


http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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