“E’ importante l’impegno assunto da Regione Lombardia per adottare già nelle prossime settimane il piano straordinario per il controllo della fauna selvatica, così come abbiamo richiesto”. È quanto afferma Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia, nel commentare le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi in occasione della manifestazione degli agricoltori e allevatori Coldiretti sotto Palazzo Pirelli a Milano.
“Ringraziamo il Governatore Attilio Fontana, gli assessori Beduschi, Tironi, Franco e Fermi, i consiglieri regionali, gli europarlamentari, i sindaci e tutti i rappresentanti istituzionali che oggi sono intervenuti durante il nostro presidio, dimostrando attenzione alle richieste degli agricoltori, che da tutta la Lombardia si sono ritrovati a Milano per denunciare con le loro esperienze la presenza fuori controllo della fauna selvatica, che provoca problemi sanitari, sociali, economici e ambientali”.
Un migliaio di agricoltori si sono dati appuntamento stamattina di fronte a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale, per testimoniare i continui attacchi dei selvatici a cominciare dai cinghiali, che con le loro incursioni distruggono i raccolti, rovinano le coltivazioni e minacciano gli animali allevati, senza contare gli incidenti stradali e le incursioni nei centri urbani. Guidata dal delegato confederale Giovanni Benedetti e dal direttore Giovanni Roncalli, era presente una folta delegazione di agricoltori di Coldiretti Cremona e rappresentanti del territorio cremonese, fra cui sindaci e il presidente della provincia di Cremona Mirko Signoroni.
Tante le voci, cremonesi e lombarde, di agricoltori e sindaci che hanno preso parte alla protesta organizzata da Coldiretti Lombardia.
“La diffusione dei cinghiali ci preoccupa molto perché sono vettori di malattia – ha evidenziato Benedetta Belotti, che alleva suini insieme al papà ad Agnadello (Cremona) –. Nella nostra azienda abbiamo sostenuto spese importanti per difendere i nostri animali da possibili contatti con i cinghiali. Abbiamo fatto le recinzioni, gli impianti per la disinfezione, abbiamo messo in campo tutte le soluzioni necessarie, accollandoci costi significativi. La situazione non può continuare così: in gioco c’è la sopravvivenza stessa dei nostri allevamenti”.
Così Alberto Sisti, sindaco di Castelvisconti (Cremona), consigliere provinciale cremonese e agricoltore: “Partecipo, insieme ad altri sindaci, alla manifestazione di Coldiretti contro l’invasione della fauna selvatica per testimoniare la difficile situazione che si vive nel territorio cremonese e lombardo. E’ certamente un grave problema per i coltivatori, che vedono i loro raccolti divorati, e per gli allevatori, dal momento che i cinghiali diffondono la peste suina africana. Ma è anche un problema fortemente sentito dalle nostre comunità: i cinghiali sono un pericolo per la sicurezza di tutti i cittadini. Li troviamo nei centri abitati e sulle strade, dove sono causa di incidenti anche mortali. Questa invasione va fermata”.
Obiettivo della mobilitazione di Coldiretti, che oggi ha preso il via in Lombardia e Calabria – spiega Coldiretti Cremona - è far applicare subito a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata. Nei piani delle Regioni dovrà essere previsto il coinvolgimento attivo dei proprietari e conduttori dei fondi muniti di licenza per l’esercizio venatorio e la costituzione di un corpo di Guardie volontarie, a livello provinciale, per colmare il deficit di organico della polizia locale con la possibilità di agire anche nelle aree protette. La mobilitazione si estenderà ora alla Sardegna e all’Abruzzo per poi arrivare in Puglia, nella Marche e via via in tutte le altre regioni.