I bachi da seta lombardi protagonisti al Salone nazionale dell'agriturismo, svoltosi ad Arezzo da venerdì 11 a domenica 13 novembre. Tra le aziende premiate come modelli d'impresa, infatti, c'era Cascina Sant'Alessandro di Soncino, impresa agricola socia di Coldiretti Coldiretti e di Terranostra, dove si pratica la bachicoltura dall'inizio del Novecento.
“Ogni anno – spiega Francesca Zuccotti, che insieme al marito Renato Piccioni gestisce l'azienda cremonese - alleviamo 50mila larve che producono circa 20mila bozzoli. Da ognuno di essi, in media, si ricavano tra i 1.500 e i 2.000 metri di seta”.
L'allevamento dei bachi da seta – spiega Coldiretti Lombardia – è un mestiere antico, tipicamente agricolo, molto diffuso nelle campagne lombarde dell'Ottocento, ma che è andato progressivamente scomparendo a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso a causa dell'abbandono delle campagne, dei bassi guadagni e della concorrenza estera. Oggi è quasi completamente estinto.
“Un chilo di bozzoli – conferma Francesca Zuccotti – è pagato solo tre euro, ma è il frutto di un lavoro di precisione che dura mesi. Il nostro prodotto sul mercato non è più competitivo perché non regge in confronto alla seta lavorata che arriva da Cina e Turchia a prezzi stracciati”.
Dal 2003, i coniugi Zuccotti tengono dei laboratori pratici dove spiegano ai bambini dell'asilo e agli studenti delle scuole elementari e medie i segreti di questo mestiere. “Mostriamo loro tutte le fasi della vita del baco – dice la titolare dell'azienda -. e poi davanti ai loro occhi estraiamo dal bozzolo il filo di seta. Nel 2010 sono venuti a trovarci quasi 900 ragazzi”. Attività didattiche come quella di Cascina Sant'Alessandro – conclude Coldiretti Lombardia – sono indispensabili per mantenere vive le tradizioni e la conoscenza degli antichi mestieri del nostro territorio. Così, ragazzi ed adulti imparano ad apprezzare l'ambiente nel quale vivono e a conoscere a fondo i prodotti dell'agricoltura locale.
12 Novembre 2011
Cascina S.Alessandro, premio ad Arezzo