Coldiretti Cremona: la bruciatura delle ramaglie è una “normale pratica agricola”
Ulteriore passo avanti, grazie al pressing di Coldiretti: non saranno necessarie le ordinanze dei Sindaci per regolare la bruciatura di residui vegetali derivanti dall’attività agricola
“Ringraziamo i tanti Sindaci che, accogliendo la nostra istanza, hanno approvato delle ordinanze dedicate alla cosiddetta ‘bruciatura delle ramaglie’, recependo quando previsto dal decreto legge 24 giugno 2014, n.91, che ha inserito nel codice ambientale una disposizione per precisare che tale pratica non è reato, e che alla “combustione in loco di materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco” non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti, né quelle previste per la combustione illecita di rifiuti abbandonati. Abbiamo subito definito questa legge un passo fondamentale, nel segno del buonsenso, della semplificazione, della difesa del lavoro degli agricoltori. Il fatto che vari Comuni abbiano subito emanato le ordinanze, tenendo come base la bozza di ordinanza elaborata dal nostro ufficio legale, è una ulteriore testimonianza dello stretto legame che c’è tra gli agricoltori e le loro comunità, tra la Coldiretti e gli amministratori del territorio”. A parlare è Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona che torna sul tema “bruciatura delle ramaglie”. “Sottolineiamo oggi un’altra tappa raggiunta – aggiunge Voltini – nel percorso che intende rendere questa materia ancora più semplice, tanto per gli agricoltori quanto per i sindaci”.
“Il 24 luglio si è conclusa la prima fase di conversione del decreto legge 24 giugno 2014 recante, tra l’altro, disposizioni urgenti per il settore agricolo, ed importanti richieste avanzate dalla nostra Area Azione Sindacale sono state recepite. In tema di ‘bruciatura delle ramaglie’ è stato compiuto un ulteriore passo avanti: si è apportata una modifica che considera le attività di bruciatura di residui vegetali derivanti dall’attività agricola quali ‘normali pratiche agricole consentite per il reimpiego come sostanze concimanti o ammendanti’, e non attività di gestione dei rifiuti – spiega Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cremona –. Questo significa che, quando l’iter sarà concluso, cioè quando all’approvazione già avvenuta in Senato seguirà l’approvazione alla Camera, verrà meno anche la necessità di avere delle ordinanze sindacali che regolano aree, periodi e orari di bruciatura. Si semplifica ulteriormente la procedura, a vantaggio sia delle imprese agricole che delle amministrazioni comunali”.