4 Luglio 2010
Assemblea Nazionale: vince il Paese vero!

Una distesa di bandiere gialle, ma anche del tricolore italiano, ha salutato l’avvio dei lavori dell’Assemblea Nazionale di Coldiretti, riunita venerdì al Palottomatica di Roma, letteralmente gremito dai quindicimila imprenditori agricoli italiani provenienti dalle campagne di tutte le Regioni e Province in rappresentanza di 1,6 milioni di associati della prima organizzazione agricola del Paese. Tra questi anche oltre 250 imprenditori cremonesi, giunti in massa per affermare – insieme al Presidente Confederale Sergio Marini – il diritto ad una filiera agricola tutta italiana, che garantisca redditività ai produttori e dia prodotti di qualità, ad un giusto prezzo, ai cittadini consumatori.
Con la lettura dei saluti rivolti all’Assemblea dal Santo Padre Benedetto XVI e dal Presidente della Repubblica Napolitano, si è aperta l’assise, alla presenza di autorevoli interlocutori, fra cui  il  Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan, il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, il sindaco di Roma Alemanno, i governatori del Veneto, Luca Zaia, del Lazio, Renata Polverini, e della Regione Basilicata, Vito De Filippo.
A cento anni dalla nascita di Paolo Bonomi, avvenuta il 6 giugno 1910, l’Assemblea Nazionale ha ricordato il fondatore della Coldiretti, rimarcandone il grande impegno civile, sindacale e politico, sottolineando le azioni messe in campo per l’Italia, per la difesa della democrazia, per elevare socialmente e migliorare le condizioni di vita nelle campagne, per la promozione dei valori sociali cristiani. Come sottolineato in assemblea, Bonomi è riuscito a dare a otto milioni di coltivatori italiani e alle loro famiglie, fino ad allora più o meno dimenticati, un’identità precisa e un sistema giuridico e normativo al pari degli altri cittadini.
La Coldiretti è ora una grande forza sociale e si confronta con problemi nuovi, ma  ricorda costantemente l’esempio del suo fondatore, grazie al quale l’agricoltura italiana è diventata leader a livello internazionale con primati sul piano qualitativo, ambientale e sanitario.
Da qui ha preso avvio l’intervento del Presidente confederale Sergio Marini, nel ricordare che oggi l’agricoltura ha di fronte una nuova sfida: è impegnata a combattere contro i nuovi poteri forti che sottopagano i prodotti della terra rubando l’identità e l’immagine della nostra agricoltura. La situazione di difficoltà dell’agricoltura italiana – ha evidenziato il Presidente confederale –  non dipende solo dalla crisi generale, ma dal fatto che stiamo vivendo i drammatici effetti di quelli che sono i due furti ai quali sono sottoposte giornalmente le imprese agricole italiane: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio, come italiano, cibo proveniente da chissà quale parte del mondo; dall’altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori.
Dopo la denuncia, Marini ha presentato le azioni  compiute in un anno dalla Coldiretti, nella realizzazione del progetto operativo per una “Filiera agricola tutta italiana”, che ha l’obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni.  Le prime dieci cose fatte nell’ambito del progetto – ha detto – vanno dalla nascita del più grande circuito europeo di farmers’ market alla creazione, con Consorzi Agrari d’Italia, della prima e più importante holding italiana degli agricoltori, dalla commercializzazione della prima pasta dei coltivatori italiani all’avvio della prima e più grande società di trading europea dei cereali di proprietà degli agricoltori, dalla sottoscrizione del più grande contratto europeo di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da biomasse tutte italiane all’accreditamento di circa mille nuovi punti di vendita diretta di Campagna Amica al mese.
Alla politica – ha concluso Marini rivolto ai rappresentanti istituzionali – chiediamo di saper scegliere tra chi investe, si impegna e innova, e chi fa il furbo, specula e vive di rendita.
I lavori si sono chiusi con l’ingresso di un buon piatto di pasta, italiana al 100%, prodotta e garantita dai coltivatori, condita con il sugo al superpomodoro anti-invecchiamento. Una novità tutta naturale che arriverà sul mercato a settembre, prodotta dalle aziende agricole per essere trasformata nelle strutture cooperative e nei consorzi che aderiscono al progetto della Coldiretti. I Ministri Tremonti, Sacconi e Galan, come pure gli altri esponenti delle Istituzioni intervenuti all’Assemblea Nazionale, hanno naturalmente gradito l’invito rivolto loro dal Presidente Sergio Marini, concedendosi un’abbuffata tutta nel segno del gusto, della qualità e della sicurezza made in Italy.  

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