12 Maggio 2010
Api senza nettare a causa del maltempo

“La nostra apicoltura sta vivendo una stagione di difficoltà e preoccupazione. Come giustamente denunciato dalla Coldiretti, questo incessante maltempo è un grave ostacolo per il lavoro delle api, che non riescono a raggiungere il polline dei fiori, indispensabile per la produzione di miele e la riproduzione delle piante. E questo avviene proprio nel periodo primaverile, stagione particolarmente ricca di fioriture e nettari”. A parlare è Esterina Mariotti, Presidente dell’Associazione Produttori Apistici Cremona, unica realtà che in provincia raccoglie gli allevatori di api.
L’apicoltrice sposa appieno l’allarme lanciato dalla Coldiretti, che ha evidenziato come in pericolo vi siano 57 miliardi di api italiane, che trovano alloggio in quasi 1,2 milioni di alveari, dove si sono prodotti 20 milioni di chili di miele, ed offrono “gratuitamente” un servizio di impollinazione alle piante agricole lungo tutto lo Stivale che vale 2,5 miliardi di euro all'anno.
 “Anche a livello locate temiamo una riduzione della produzione di miele. Il raccolto di miele d’acacia, ad esempio, quest’anno rischia d’essere inesistente. – continua Ester Mariotti –. Come Associazione da sempre operiano sul territorio, ed in primo luogo nelle scuole, per far comprendere l’utilità delle api, il loro ruolo imprescindibile nell’impollinazione e quindi nella salvaguardia della nostra terra e del benessere di tutti. Allo stesso tempo, costante è l’impegno per garantire la qualità del nostro miele. In questo momento di preoccupazione, mi sento perciò di rivolgere un appello ai cittadini-consumatori cremonesi, che da sempre ci incontrano, anche nei Mercati di Campagna Amica: scegliete e supportate la nostra apicoltura, acquistando il miele autenticamente made in Cremona e made in Italy. C’è un aspetto che la nostra Associazione non si stanca di mettere in evidenza: scegliendo il miele della nostra terra, si compie un atto concreto teso ad incentivare la presenza delle api, dunque l'impollinazione dei fiori, degli alberi da frutta e delle colture delle nostre campagne”.
Il consiglio che giunge dalla Coldiretti (anche di fronte al rischio concreto di un aumento delle importazioni, di minor qualità) è quello di verificare attentamente l'etichetta sulla quale la parola Italia deve essere obbligatoriamente presente per le confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale. Ancor meglio – conferma Coldiretti – rivolgersi direttamente agli apicoltori, presso le aziende o nei mercati di Campagna Amica, considerato che ben il 29% del miele comprato in Italia è acquistato direttamente dai produttori.

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