7 Luglio 2010
allevatori a Casale a difesa del made in Italy


Allevatori schierati a tutela del vero made in Italy,  questo pomeriggio davanti alla Danone di Casale Cremasco, quando poco dopo le ore 15 una cisterna di oltre ventimila litri di latte tedesco è entrata nello stabilimento. Il suo arrivo era stato segnalato qualche ora prima dagli allevatori della Coldiretti che stanno protestando al Brennero contro i falsi prodotti Made in Italy e per sostenere un’etichetta che indichi in modo chiaro l’origine di tutti gli alimenti.
Il camion è stato seguito fin dal confine da una delle staffette organizzate al Brennero e quando si è avvicinato all’ingresso dello stabilimento di Casale Cremasco i cento allevatori della Coldiretti arrivati dalle province di Cremona, Bergamo, Pavia e Milano lo hanno fermato, avvolgendolo in un mare di bandiere gialle e spiegando i motivi della protesta all’autista.
“Appena passerai questo cancello – hanno detto gli allevatori al trasportatore – nessuno potrà più sapere che il latte che hai nella cisterna è tedesco e che verrà usato per fare prodotti che poi vengono venduti come fosse italiani. Non è giusto, perché alla fine a pagare sono sempre i soliti: noi agricoltori e i consumatori”.
Il trasporto è stato immobilizzato per circa 20 minuti, poi ha oltrepassato i cancelli dell’industria. La cisterna arrivata a Casale Cremasco e intercettata questa mattina al Brennero durante le proteste della Coldiretti rappresenta uno dei tanti affluenti del fiume di latte straniero, quasi 32 milioni di quintali, che ogni anno giungono in Lombardia dove si producono poco meno di 44 milioni di quintali.

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