23 Novembre 2012
AGRICOLTURA CREMONESE IN FESTA

 
Domenica 25 novembre a Soncino Giornata provinciale del Ringraziamento

L’agricoltura cremonese è in festa: si celebra domenica 25 novembre la 62esima Giornata Provinciale del Ringraziamento promossa dalla Coldiretti, uno dei momenti più significativi e più sentiti dagli imprenditori agricoli, dalle loro famiglie e dall’intera comunità cremonese, in una provincia in cui l’agricoltura è da sempre voce fondamentale – e motivo di vanto – dell’economia.
L’appuntamento numero sessantadue con la giornata in cui l’agricoltura cremonese si raccoglie intorno all’altare, per rendere grazie al Signore dei frutti ricevuti ed invocare la sua protezione, ha come cornice Soncino, uno fra “i borghi più belli d’Italia”.
Qui, in uno scenario di bandiere gialle della Coldiretti, nella mattinata si raccoglieranno gli agricoltori e tutta la comunità. Cuore dell’iniziativa sarà la celebrazione della Santa Messa, alle ore 11 nella Pieve di Santa Maria Assunta, concelebrata dal Parroco don Mario Marinoni e da Padre Renato Gaglianone, Consigliere Ecclesiastico Nazionale.
“Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra” è il tema della Giornata: un chiaro invito, rivolto dal Papa Benedetto XVI a tutti i fedeli, a scegliere uno stile di vita radicato nella fede. 
Saranno gli agricoltori ad animare la liturgia. Nell’offertorio porteranno  all’altare i doni della terra – rappresentando, nei cesti, le tante eccellenze dell’agricoltura cremonese – per rendere grazie al Signore dei frutti raccolti durante un’annata di lavoro e sottolineare il desiderio di condividere i prodotti delle campagne con chi è nella precarietà. Seguirà la benedizione dei trattori e delle macchine agricole, raccolti nella piazza municipale. Poi un rinfresco, naturalmente a km zero, nel segno dei genuini sapori del territorio.
Per Coldiretti Cremona l’appuntamento rappresenta da sempre l’occasione per trarre un bilancio sul lavoro di un anno, e programmare gli appuntamenti futuri, tesi alla tutela e valorizzazione di una realtà – l’agricoltura cremonese – che è leader nella produzione di latte (con un milione di tonnellate di latte munto ogni anno in provincia, il dieci per cento del totale nazionale), nelle coltivazioni di pomodoro (con quasi un milione e mezzo di quintali prodotti ogni anno) e di mais (la produzione annua è di oltre sei milioni di quintali per quello da granella e oltre quindici milioni di quintali per il mais ‘ceroso’), nella suinicoltura (con oltre un milione di capi allevati), cui si sommano altre produzioni, meno imponenti nei numeri ma comunque di tutto rispetto (come l’avicoltura, il florovivaismo, l’ortofrutta, con tante produzioni d’eccellenza, come il melone casalasco). La ‘fotografia’ delle eccellenze dell’agricoltura cremonese mostra anche il sempre più positivo incontro diretto tra imprenditori agricoli e cittadini, attraverso la diffusione degli agriturismi e delle fattorie didattiche, la nascita di ben due agri-asili e di una “bottega di Campagna Amica”, e naturalmente dei “mercati degli agricoltori”, regolarmente presenti in ben nove importanti “piazze” del territorio (Cremona, Soresina, Casalmaggiore, Crema, Pandino, Bagnolo Cremasco, Castelleone, Vescovato, Pizzighettone). 
Del progetto di Coldiretti per il Paese, che sta costruendo una filiera agricola tutta italiana, si parlerà nel momento d’incontro previsto nella sala consiliare dopo la celebrazione della Santa Messa, proseguendo nel dialogo fra i dirigenti Coldiretti, i rappresentanti istituzionali, i vertici del tessuto produttivo – ma anche civile, associativo – della provincia.
Sul ‘tavolo’, anche a livello locale, ci sono importanti azioni e passaggi decisivi, a cominciare da due battaglie particolarmente sentite nella zona dove si svolge la Giornata provinciale del Ringraziamento ed in una provincia come Cremona, a fortissima vocazione zootecnica: la trattativa sul prezzo del latte alla stalla e l’azione tesa ad ottenere una radicale riscrittura della direttiva nitrati. Due battaglie che vedono Coldiretti in prima linea, dal cui esito dipende la sopravvivenza di tante imprese agricole e della stessa zootecnia cremonese e lombarda, straordinaria eccellenza del nostro Paese.

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