5 Maggio 2011
ACCORDO NITRATI, FONDAMENTALE PER CREMONA

Coldiretti Cremona: “Importante passo avanti. Battaglia vitale per la zootecnia cremonese, a tutela dei nostri allevamenti e delle nostre produzioni d’eccellenza”

“L’approvazione dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati  è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy”. Con queste parole il Presidente della Coldiretti Sergio Marini ha espresso apprezzamento per il lavoro dei Presidenti e degli Assessori regionali che ha portato cinque regioni del Nord maggiormente interessate (Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) ad elaborare uno schema di accordo, approvato mercoledì dalla Conferenza Stato-Regioni. Era quanto aveva chiesto Coldiretti, determinata ad ottenere una riscrittura della direttiva nitrati che tenga conto della specificità dell’agricoltura nazionale, ed in particolare di quella della Pianura Padana.
Ribadendo che non si può certo ascrivere alle sole imprese agricole il problema dell’inquinamento delle acque, Coldiretti ha più volte sottolineato – anche in una recente lettera del Presidente Marini ai vertici di Regione Lombardia –  l’importanza di giungere ad una nuova delimitazione delle zone vulnerabili, ridistribuendo il peso dei vincoli in misura proporzionale tra le diverse fonti di inquinamento, compresa la depurazione civile.
L’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni è andata nella direzione chiesta da Coldiretti, che aveva evidenziato la necessità di stipulare un Accordo di Programma, da parte delle Regioni interessate e dei Ministeri all’Ambiente  e delle Politiche agricole, comprensivo di misure adeguate, partendo dall’avvio di studi ed analisi dirette alla ricerca delle effettive fonti di inquinamento.
L’accordo siglato ieri rappresenta una posizione chiara e comune per tutte le diverse realtà regionali che  subordina l’applicazione della disciplina alla realizzazione di un’indagine finalizzata all’aggiornamento delle zone sottoposte a vincolo e a una revisione più complessiva degli adempimenti previsti a carico delle imprese agricole. “La partita – spiega Coldiretti – si sposta ora a Bruxelles dove tocca allo Stato italiano difendere l’accordo raggiunto per evitare la chiusura delle stalle italiane gravate  ingiustamente di responsabilità fino ad ora esclusive”.
Soddisfazione per il passaggio avvenuto è espressa da Coldiretti Cremona. “E’, questa, una battaglia vitale per la nostra provincia, che vanta oltre mille allevamenti con bovini, di cui circa l’ottanta per cento con vacche da latte. Nel 2010 le nostre stalle hanno prodotto 10.900.890 quintali di latte, vale a dire il dieci per cento del totale nazionale. Si aggiunga un comparto suinicolo con oltre 1.000.000 di capi – evidenzia Coldiretti Cremona –. Da questi allevamenti giungono produzioni d’eccellenza, uniche, indissolubilmente legate al territorio e alla nostra agricoltura, come il Grana Padano,  il Provolone e tutti i lattiero-caseari, le grandi dop dei Prosciutti, il Salame Cremona e tutti i prodotti della suinicoltura. Produzioni vanto del vero Made in Italy, che Coldiretti,  anche attraverso la determinante azione sulla direttiva nitrati, intende valorizzare e tutelare”.


http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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