8 Aprile 2020
Coronavirus, basta fake news sulle stalle lombarde

"La carne e il latte italiani nascono da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo. Un sistema consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori". E’ quanto afferma Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona e Coldiretti Lombardia. Smascherata la falsa notizia sulle responsabilità reali dell’inquinamento dell’aria - denuncia Voltini - vanno anche condannati i tentativi, totalmente fuori dalla realtà, di far immaginare collegamenti tra l’attività di allevamento e l’epidemia in atto.

Le immagini del satellite Sentil 5 sui livelli di biossido di azoto parlano chiaro. Mentre nelle stalle lombarde si lavora a pieno regime per garantire le forniture di latte e carne alle famiglie italiane, il crollo dell’inquinamento nella pianura padana, per il blocco della circolazione delle auto e le limitazioni alle attività lavorative, smentisce una delle più diffuse fake news sull’impatto ambientale dell’allevamento. Lo rimarca Coldiretti Cremona, nel denunciare nel contempo i fantasiosi tentativi di suggerire collegamenti, chiaramente inesistenti, tra l'attività di allevamento e il coronavirus.

Un'ipotesi senza fondamento - evidenzia la Coldiretti - che rischia di avere il pericoloso effetto di screditare e depotenziare la capacità produttiva degli allevamenti e di favorire le speculazioni.​ La carne e il latte italiani nascono invece da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica.

“La zootecnia italiana è la più sostenibile al mondo e il benessere degli animali è una priorità per gli allevatori" commenta Voltini. "Ma negli ultimi anni l’attenzione rivolta a questo tema ha fatto passare in secondo piano questioni altrettanto importanti. Come quella della sicurezza degli alimenti che arrivano nel nostro Paese, troppo spesso di dubbia qualità e pericolosi per la salute dei consumatori come dimostrano i dati degli allarmi alimentari”.

Non è il tempo delle polemiche inutili e pretestuose – sottolinea la Coldiretti Lombardia –. Insinuare dubbi su presunte responsabilità del settore agricolo o sull’opportunità di aver lasciato pienamente operative attività produttive non primarie che movimentano migliaia di persone, in questo momento è fuori luogo. Adesso quello che conta è agire tutti nella stessa direzione, per risolvere quanto prima e al meglio delle nostre possibilità una situazione difficile e complessa. “Noi pensiamo a lavorare nel miglior modo possibile – afferma il presidente Voltini – senza scaricare su altri responsabilità non nostre”.

L’emergenza coronavirus ha fatto emergere tutta la centralità della filiera agricola e zootecnica. Un patrimonio italiano, che si sta dimostrando essenziale per la produzione di alimenti nonostante le preoccupazioni e le difficoltà operative.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi