“Se il 92 per cento degli Italiani promuove la Politica agricola comunitaria e la considera un elemento importante per il futuro, qualcosa che porta beneficio all’intera società civile, con la produzione di un cibo sicuro, con la tutela dell'ambiente e del bestiame, tutto questo è merito del lavoro di Coldiretti, del nostro impegno per la qualità e la trasparenza, e del nostro parlare chiaro. E questi cittadini, insieme agli agricoltori, non meritano di essere presi in giro dalla solita ‘casta’ composta da grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari, da enti di diversa natura che non vivono certo di agricoltura, ma che sono l’élite intoccabile dei primi tremila beneficiari di contributi. ‘Furbetti’ che nulla hanno a che fare con l’agricoltura, ma che ricevono un importo di oltre mezzo miliardo di euro, mentre si chiedono sacrifici a tutti gli italiani, a partire dagli agricoltori”. Così Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, dopo la denuncia del Presidente nazionale Roberto Moncalvo in merito alle scelte che stanno per essere fatte a livello nazionale nell’attuazione della riforma della politica agricola comune per il periodo 2014-2020.
Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una casta di intoccabili che rappresenta appena lo 0,2 per cento degli interessati dagli interventi di politica agricola, che riceve però ben il 15 per cento delle risorse destinate all’agricoltura. Una rendita fondiaria e finanziaria che - precisa la Coldiretti - senza un deciso cambiamento nella programmazione nazionale rischia di essere mantenuta per i prossimi sette anni.
Molti di questi soggetti non contribuiscono alla previdenza agricola mentre altri nelle pieghe dell’attuale legislazione hanno creato società Spa ed Srl ad hoc per avere agevolazioni sull’Imu, sulla concessione edilizia, sull’acquisto dei terreni agricoli e anche sulle bioenergie facendo così - continua la Coldiretti - concorrenza sleale al reddito e all’attività dei veri agricoltori.
“Sulla questione Coldiretti è stata netta fin dall’inizio: le risorse disponibili vanno ai veri imprenditori agricoli, che sono coloro che vivono e lavorano in agricoltura. E non certo a chi, al contrario, sfrutta il nostro settore per rendite di comodo – sottolinea Voltini –. Soprattutto in una stagione così difficile per il Paese e per tante famiglie, è inaccettabile che simili privilegi vengano preservati. Ci aspettiamo, come ribadito dal Presidente Moncalvo, che ci sia una buona politica, capace di fare scelte in discontinuità con il passato, e la questione degli interventi Pac è un vero banco di prova”.
3 Aprile 2014
Voltini: “La Pac ai veri agricoltori”