Con sorpresa apprendiamo che la Giunta della Regione Lombardia con una recente delibera, allo scopo di contenere le emissioni in atmosfera (PM10), ha nuovamente bloccato la possibilità di bruciare le ramaglie e i residui colturali dal 15 ottobre al 15 aprile. Con tale atto, viene fortemente limitata la possibilità offerta dalle recenti modifiche alla normativa nazionale fortemente volute da Coldiretti. Per il settore si tratta di un pesante vincolo perché blocca l’attività di bruciatura delle ramaglie proprio durante la stagione silvicola, cioè quando vengono eseguite le normali attività di scalvo e di pulizie delle ceppaie, rimandando l’operatività a primavera inoltrata quando sui terreni agricoli sono già avvenute le semine primaverili. Coldiretti si è attivata fin da subito per capire, assieme agli uffici regionali, come possano essere previste delle deroghe che consentano di procedere alla normale attività agricola e al contempo siano rispettose dell’ambiente. A seguito della confusa evoluzione normativa che sull’argomento c’è stata nell’ultimo periodo, chiariamo che ad oggi vige il divieto di bruciatura e che sarà nostro dovere tenere informati i Soci sugli eventuali sviluppi. Coldiretti Cremona.
26 Ottobre 2014
BRUCIATURA RAMAGLIE: PUNTO E A CAPO