22 Febbraio 2013
Coldiretti incontra i politici

 “Ecco l’Italia che vogliamo”
Oltre cento imprenditori agricoli ieri all’incontro con i candidati a Camera, Senato e Consiglio Regionale

Oltre cento imprenditori agricoli hanno preso parte, ieri, all’incontro promosso da Coldiretti Cremona con i candidati del territorio alle elezioni nazionali e regionali. Presieduto da Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia e Delegato Confederale di Coldiretti Cremona, l’appuntamento, svoltosi presso la sala conferenza dell’Ibis Hotel dalle ore 17,30,  ha visto la partecipazione di dieci rappresentanti delle principali forze politiche in lizza alla guida del Paese e della Regione Lombardia.
L’agricoltura e i beni comuni – il cibo, l’acqua, il suolo – devono tornare al centro dell’agenda politica nazionale ed oggi questo appare forte e chiaro, grazie all’azione della Coldiretti, che è la principale organizzazione agricola italiana ed europea (con oltre 1,6 milioni di imprenditori agricoli associati) ed è al tempo stesso forza sociale apprezzata e credibile. Da qui si è partiti, con la presentazione ai candidati del documento “L’Italia che vogliamo”, la “proposta di impegno per le forze politiche” articolata in dieci punti, che nei giorni scorsi il Presidente nazionale Sergio Marini ha presentato a tutti i leader dei partiti nazionali, e che a livello regionale è stata illustrata dal Presidente Prandini ai candidati alla guida della Regione Lombardia.
La proposta della Coldiretti va dall’esigenza di un governo globale di beni comuni, come il cibo, contro gli effetti di una globalizzazione senza regole, fino all’etica che deve riguardare, insieme alla politica, anche le forze sociali e tutti i cittadini. La Coldiretti vuole – e sta contribuendo a costruire ed affermare – “un’Italia che investa sui suoi punti di forza”, che sono il patrimonio artistico e storico, il paesaggio, la biodiversità, la capacità di produrre eccellenze, la creatività, l’articolazione territoriale, il gusto e il buonsenso. “L'Italia che fa l'Italia”: questa la via italiana, proposta dalla Coldiretti, allo sviluppo del Paese.
Fra i dieci punti del documento, viene approfondito il tema dell'Europa, sintetizzato nello slogan "un'Italia con più Europa e un’Europa con più Italia", con l’idea di lavorare per la costruzione degli Stati Uniti d'Europa. Si propone la visione di “un'Italia sussidiaria e solidale”, dacché se la sussidiarietà è lo strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica, i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze.
Il decalogo rivolto alle forze politiche prosegue, sottolineando l’importanza di avere “un’Italia in cui ci sia buona politica”, “un’Italia che sappia alimentare la fiducia” delle famiglie, che riscopra i valori della comunità, e nella quale “il benessere dei cittadini, delle famiglie, torni a contare più del Pil”.
Accolti dal Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli e ‘guidati’ negli interventi dalla giornalista Chiara Delogu, volto tv dell’emittente Telecolor, i politici sono intervenuti (prima i candidati alla Camera e al Senato, quindi i candidati al Consiglio regionale) sui punti del documento e sui principali problemi, su varie istanze, dell’agricoltura cremonese.
La chiusura dell’incontro è stata tutta per il Presidente Prandini, che ha ribadito l’impegno della Coldiretti a difesa delle imprese agricole, confermando il pressing su problematiche quali la riscrittura delle zone vulnerabili legate alla direttiva nitrati, il consumo di suolo, la burocrazia e i costi in continuo aumento che schiacciano le imprese. Ha evidenziato il valore del Progetto di Coldiretti, che sta costruendo una filiera tutta agricola e tutta italiana, spiegando il significato dei Punti e dei Mercati di Campagna Amica, chiedendo ai politici di adoperarsi perché i prodotti a km zero arrivino davvero nelle scuole e nelle mense del territorio. Prandini ha ribadito la determinazione  di Coldiretti in tema di trasparenza, richiamando la battaglia con cui si è ottenuta la legge sull’origine in etichetta, “legge che ancora aspetta i decreti attuativi”. Ha confermato la ‘tolleranza zero’ verso la contraffazione, a tutela del vero Made in Italy. Ha parlato della Pac (“le risorse vanno rivolte ai veri imprenditori agricoli, cioè a coloro che vivono di agricoltura”) e dell’Imu (ricordando che nel decreto è prevista la restituzione di quanto versato in più dall’agricoltura). Il Presidente ha concluso l’incontro chiamando tutti all’impegno, nella Coldiretti e per il Paese.

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